17 novembre 2008
VIGILANZA RAI UN CAPOLAVORO
L’elezione del Sen. Villari alla presidenza della commissione di vigilanza Rai, che per prassi consolidata spetta alla minoranza, con i voti dei componenti di maggioranza più due dell’opposizione , rappresenta un vero e proprio capolavoro di dilettantismo ,pressapochismo, e per dirla con Gasparri,arroganza e stupidità. Solo uno come Veltroni poteva infilare il collo in questo cappio, insistendo a voler mantenere a tutti i costi la candidatura di Leoluca Orlando, che dovrebbe essere un “presidente di garanzia” mentre rilascia interviste in cui definisce l’Italia alla stregua di una dittatura sudamericana, del tutto sgradito quindi alla maggioranza, rinunciando a proporre altri candidati, il tutto per non inimicarsi Di Pietro, insomma si è passati dal lingotto al trattore di Montenero. Senza contare poi che,l’elezione di un ciarlatano pataccaro come Orlando sarebbe un vero e proprio obbrobrio, costui si arrogava e si arroga ancora il diritto di dare patenti di legalità a destra e manca, Giovanni Falcone da lui denunciato al CSM per presunte violazioni d’ufficio poi risultata del tutto infondata e calunniosa, e il maresciallo Lombardo istigato sempre da costui al suicidio con false accuse durante una trasmissione televisiva, si rivolterebbero nella tomba. Il sen. Villari a cui è stato chiesto di dimettersi intanto non sembra assolutamente intenzionato a mollare : “ mi farò da parte solo quando ci sarà un nome condiviso, io sono la soluzione non il problema”, concetto ribadito anche nell’incontro avuto oggi con Veltroni, domani e dopodomani vedrà invece i presidenti di camera e senato, Fini e Schifani. Insomma adesso è Villari a dare le carte e non più Veltroni, aveva ragione Nanni Moretti,con questi dirigenti la sinistra non vincerà mai, anche quando sembra che vince, non credeteci, non è vero.
UPDATE : Leoluca Orlando si è dimesso dalla commissione di vigilanza RAI, seguito da un altro “autoeletto rappresentante della società civile”, Pancho Pardi, il tutto mentre il trebbiatore di Montenero, Di Pietro, accusa Berlusconi di “corruzione politica” (Sic) e da il “permesso” a Veltroni di proporre un altro candidato, non dell’IDV alla presidenza della vigilanza RAI, sempre che Villari nel frattempo si dimetta,cosa niente affatto scontata. E’ un ulteriore dimostrazione, caso mai ce ne fosse ancora bisogno, che costoro tutto potevano fare tranne che i presidenti di garanzia, addirittura Veltroni deve ringraziare la maggioranza che gli ha eletto un suo rappresentante,sopperendo così al suo drammatico dilettantismo e incapacità di leadership.

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22 settembre 2008
PERLE AI PORCI
Non credo ai miei occhi, a Leoluca Orlando, portavoce dell' Italia dei valori, è stato conferito il premio della città di Colonia intitolato a Konrad Adenauer. Orlando è stato scelto, in particolare per la sua azione come sindaco di Palermo, «quale personalità che ha dato contributi coraggiosi e innovativi allo sviluppo di una grande città e alla politica di integrazione europea», e che ha «restituito vivibilità e coraggio alla propria realtà» (Sic). Probabilmente Giovanni Falcone,che era stato denunciato al CSM, accusato di “tenere le carte nei cassetti” da questo ciarlatano demagogo, si starà rivoltando nella tomba. Così come il maresciallo dei Carabinieri ,Lombardo, morto suicida, di cui questo cialtrone è perlomeno “moralmente responsabile”, avendolo ingiustamente accusato, pubblicamente in una trasmissione televisiva, mentre la sua smania di visibilità e protagonismo lo portavano a distribuire patenti di legalità a destra e a manca, novello “autoeletto rappresentante della società civile”. Chissà se di questo sono a conoscenza nella municipalità di Colonia, fortunatamente per tutti, la “primavera palermitana” è durata appunto lo spazio di una stagione, altrimenti la smania di protagonismo di questo giacobino da operetta,chissà quali altri danni avrebbe prodotto. Ogni altro commento mi sembra superfluo e inopportuno, con permesso,vado a vomitare…

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16 aprile 2008
CONTINUA L’ONDA LUNGA DEL PDL
Dopo la grande vittoria alle elezioni politiche nazionali,non si ferma l’onda lunga del Popolo Della Libertà,che anche nelle elezioni regionali e amministrative ottiene lusinghieri successi. Nelle regionali in Sicilia il candidato del PDL,Lombardo ottiene una vittoria che non ammette repliche e riesce addirittura a migliorare il risultato precedente dell’uscente Cuffaro (53,08%) ,con il risultato di 65,5% contro il 30,3% della candidata del PD Anna Finocchiaro, la candidata della Sinistra Arcobaleno Rita Borsellino non riesce neppure a raggiungere il quorum per essere eletta nell’assemblea regionale. Il Friuli Venezia Giulia cambia invece colore politico,il presidente uscente del PD Riccardo Illy (46,2%) viene sconfitto dal candidato del PDL Renzo Tondo(53,8%), non era difficile prevederlo comunque, visto che nelle politiche di ieri il PDL in regione ha ottenuto un ampia maggioranza. Tra le province e i comuni più importanti chiamati al voto c’è sicuramente Roma dove dal risultato parziale si andrà quasi sicuramente al ballottaggio tra quindici giorni tra Zingaretti del PD e Antoniozzi del PDL alla provincia e Rutelli del PD e Alemanno del PDL al comune di Roma, il dato è significativo poiché nelle elezioni precedenti , Gasbarra del PD alla provincia era stato eletto al primo turno con il 53,4% e Veltroni al comune con il 61,4%. Avanti così…..

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24 febbraio 2008
RAGGIUNTO L’ACCORDO TRA PDL E MOVIMENTO PER L’AUTONOMIA.
"A seguito dei colloqui tra il presidente Silvio Berlusconi e l'on. Raffaele Lombardo, cui si è aggiunto telefonicamente il presidente Gianfranco Fini, si è convenuto che il Popolo della Libertà e il Movimento per l'Autonomia si apparentino in occasione delle prossime elezioni politiche nazionali per le regioni del Centro-Sud e per le Isole. Anche per quanto riguarda le elezioni regionali siciliane si è raggiunto l'accordo di un'alleanza tra il Popolo della Libertà e il Movimento per l'Autonomia con l'indicazione dell'on. Lombardo quale candidato alla presidenza della Giunta regionale". Ansa
Finalmente la telenovela è finita, il tira e molla delle ultime settimane francamente aveva stufato un po’ tutti, con questo accordo si raggiungono due obiettivi importanti, la quasi sicura conferma della regione Sicilia al centrodestra e la certezza della maggioranza dei voti siciliani alle elezioni politiche per il PDL, utilissimi per avere un ampia maggioranza anche al senato. L’ultimo nodo che resta da sciogliere è la posizione del forzista siciliano Miccichè che sino all’ultimo si era opposto a questo accordo per la presenza dell’ex governatore siciliano Cuffaro tra gli alleati di Lombardo, correrà con una propria lista alla regione? Sarebbe un vero peccato, le battaglie si combattono dall’interno, Miccichè è uno degli uomini di punta di Forza Italia in Sicilia,anche se ultimamente sta ricevendo molti apprezzamenti il giovane coordinatore regionale del partito Angelino Alfano, diventato in poco tempo insieme alla lombarda Maria Stella Gelmini uno dei pupilli di Berlusconi.

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