18 maggio 2009
IL PURO CHE TI EPURA
Aveva ragione Pietro Nenni quando affermava che “a sinistra ci sarà sempre un puro più puro che ti epura”, le parole dello scomparso leader socialista si sono rivelate, nel corso degli anni a partire dal dopoguerra, fonte di verità e saggezza, basti pensare a quante lotte intestine ci sono state nella sinistra italiana, quante ce ne sono e quante ancora ce ne saranno. Quella a cui abbiamo assistito ieri è stata soltanto l’ultima variazione sul tema, ovvero “ gli estremisti trovano sempre qualcuno più estremista di loro”, capita così che nel bel mezzo di una manifestazione sindacale sulla politica aziendale FIAT, della FIOM , l’ala più estremista e intransigente della CGIL, a Torino durante il comizio, alcune decine di militanti dei COBAS sindacali di base irrompono sul palco e letteralmente portano giù il segretario Rinaldini , seguiva poi un tafferuglio con pugni e calci ad altri dirigenti sindacali. Un vero e proprio atto di squadrismo insomma, c’è davvero da preoccuparsi se anche organizzazioni come la FIOM CGIL che sono tutt’altro che riformiste, vengono prese di mira da estremisti organizzati, adesso sono in pochi, ma se non si vigila il rischio di una nuova stagione di terrorismo è tutt’altro che infondato. Il vero problema è che ormai come certificano tutti gli istituti di sondaggio, la maggioranza degli operai e dei lavoratori dipendenti si riconosce e vota per il PDL e la Lega Nord, soprattutto un sindacato come la CGIL isolandosi da tutte altre sigle sindacali nei rinnovi contrattuali e nel nuovo modello di contratto collettivo ha prodotto un vuoto che viene riempito dagli estremisti. Se non ci sarà a breve almeno una minima svolta riformista, la CGIL sarà sempre costretta a inseguire gli estremisti sul loro terreno, con gli effetti che sono sotto gli occhi di tutti.

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27 marzo 2007
C' E' SEMPRE UN PURO PIU' PURO...
A sinistra “c’e’ sempre un puro più puro che ti epura “ ,chissà se di questo aforisma di Pietro Nenni se ne è ricordato Bertinotti durante la contestazione che ha subito ieri all’ Università La Sapienza di Roma.



31 agosto 2006
ERA ORA.....
«La mia riflessione autocritica sulle posizioni prese dal Pci, e da me condivise, nel 1956 e il suo pubblico riconoscimento da parte mia ad Antonio Giolitti "di aver avuto ragione" valgono anche come pieno e doloroso riconoscimento della validità dei giudizi e delle scelte di Pietro Nenni e di gran parte del Psi in quel cruciale momento». Firmato: Giorgio Napolitano. Cinque righe secche. Parole come pietre in un messaggio che il capo dello Stato ha inviato a Giuseppe Tamburrano, presidente della Fondazione Nenni. Verranno pubblicate, insieme al capitolo sul ‘56 del libro «Dal Pci al socialismo europeo. Un´autobiografia politica» di Napolitano (edito lo scorso anno da Laterza) in un libro riflessione che la Fondazione farà uscire a fine ottobre.
L’Unità 29 Agosto 2006
Su questo argomento ne avevo già scrittoqui,e ancora qui.
Bene,adesso si faccia in modo di farlo sapere ai superstiti dei martiri D'Ungheria,sappiano che il Presidente della Repubblica Italiana prova "RIMORSO E VERGOGNA" per aver avallato la repressione nel sangue della rivolta del 1956 e così potrà partecipare alla commemorazione dell'anniversario a testa alta,anche se c'è il concreto rischio che venga scambiato per un "revisionismo fuori tempo massimo". E visto che sta "aggiornando" la sua biografia potrebbe approfittarne per fare "revisionismo e autocritica" anche sul suo incondizionato appoggio a Pol Pot e ai Khmer rossi poichè l'11 Aprile del 1975 , in un documento della direzione nazionale del PCI,controfirmato tra gli altri da D'Alema, Cossutta, Petruccioli,Nilde Iotti,Bassolino ecc., esortava i comunisti italiani e tutti i "sinceri democratici" ad sviluppare un grande movimento di solidarietà e di appoggio ai combattenti,"ogni democratico,ogni comunista,sia,come sempre e più di sempre al loro fianco(Sic),non si sa mai,in previsione di qualche visita ufficiale in Asia,zona Cambogia,Vietnam ecc. Chissà poi se prova "RIMORSO E VERGOGNA" per aver detto a proposito delle Foibe,che 10.000 sterminati e 350.000 esuli se ne andarono dall'Istria di "loro spontanea volontà",questo in due lettere aperte inviate ai quotidiani il Manifesto e Liberazione nel 2004, quella povera gente non solo ha dovuto subire il comunismo e la pulizia etnica sulla propria pelle,ma per soprammercato ha dovuto subire anche l'odio e l'ostilità dei comunisti nostrani,poichè rei di aver abbandonato "il paradiso terreno" di Tito&C. Infine proverà "RIMORSO E VERGOGNA" per aver insabbiato per giorni,da presidente della camera nel 1992,una lettera di un deputato,poi suicida,che chiedeva all'assemblea una discussione serena e giusta,da democrazia matura su tangentopoli? Insomma dica che ha sbagliato tutto,dica che è stato sempre dalla parte sbagliata, e probabilmente conquisterà quel consenso e quella simpatia che non riscuote nel popolo italiano. Del resto uno come Napolitano è stato sempre indietro di almeno vent’anni rispetto ai veri riformisti, e se hanno definito lui come “riformista” è perché i suoi compagni erano ancora più indietro!!!
Basta essere vecchi, non avere avuto nella propria biografia momenti significativi, di altezza, di rottura, aver seguito la corrente, non rappresentare, nel presente, né un pericolo né un’opportunità, che l’accademia degli inutili ti chiama alla presidenza.

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